Finito il Santa Cruz Trek, sono pronto a scoprire le altre meraviglie della Cordillera Blanca come la LAGUNA PARON, la più grande e la LAGUNA 69, la più famosa.
Per entrambe mi sono affidato alla stessa agenzia con la quale ho organizzato il trekking (Galaxia Expedition), perché dal punto di vista puramente economico, risulta più conveniente affidarsi a loro piuttosto che raggiungerle per conto proprio.
LAGUNA PARON
La LAGUNA PARON richiede uno sforzo fisico minore e così decido di visitarla per prima. Ho pagato il tour 55 soles, più altri 55 soles d’ingresso riservati alle comunità autoctone che vivono nei pressi della laguna.
Dopo quattro ore di bus, giungiamo finalmente a destinazione. La laguna è già visibile ai nostri occhi, ma per osservarla meglio, con un piccolo trekking di circa mezz’ora raggiungo un punto panoramico dal quale è possibile ammirarla in tutto il suo splendore ed ammirare anche la montagna ARTESONRAJU, la montagna che ha ispirato il logo della Paramount Picture. Il cammino non è difficile, ma trovandoci a 4200 m, bisogna tenere un ritmo adeguato per non andare subito in affanno.

Laguna Paron
Come ogni laguna glaciale, anche la Paron ha un intenso color turchese nonostante la giornata sia nuvolosa, ma fortunatamente dei piccoli e timidi raggi di sole, ci regalano un panorama incredibile.
Che spettacolo. Penso che da quando sono in Perù, non c’è stato un solo giorno, un solo trekking o escursione che mi abbia deluso.
Mi siedo su una roccia un po’ più lontana ed isolata dal resto del gruppo in modo da restare in silenzio e godermi al massimo un’altra meraviglia della natura.
Dopo qualche minuto, raggiungo gli altri che si trovano sulle sponde della laguna gustandomela da un’altra prospettiva. Sono circondato dalle alte vette innevate. Ormai dopo aver scalato il Cotopaxi in Ecuador, vedo le montagne con un’ottica diversa. Immagino come sarebbe scalarle, quale sarebbe il loro grado di difficoltà e cerco di “studiarle” disegnando una via percorribile. Chissà se mai raggiungerò di nuovo certe altezze.

Laguna Paron e Montagna Artesonraju
Il tempo a disposizione è terminato ed è giunta l’ora di ripartire per Huaraz. Otto ore di bus tra andata e ritorno e solo un’ora e mezza alla laguna, che però è bastata per innamorarsene.
LAGUNA 69
Il giorno successivo inizia ancora prima. Alle 4:00 sono già in bus con destinazione LAGUNA 69 (30 soles il costo del tour più altri 30 per l’ingresso al PARCO NAZIONALE HUASCARAN, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO).
La laguna si chiama così, perché nella Cordillera ce ne sono più di 500 ed ogni anno aumentano sempre più a causa dello scioglimento dei ghiacci e piuttosto che assegnare un nome a tutte, hanno preferito numerarle.
Prima di giungere alla laguna, facciamo una piccola sosta per fare colazione e comprare qualche snack ed acqua.
Finalmente siamo pronti a partire. Il trekking parte da un’altitudine di 3900 m e la laguna si trova 4604 m. Sarà una bella passeggiata. Fortunatamente, rispetto alla laguna Paron, il tempo è perfetto ed il sole rende i colori più vivi ed intensi.

Verso la Laguna 69
La prima parte, circa mezz’ora, è pianeggiante e si riesce a tenere un buon ritmo nonostante l’altitudine. Il paesaggio circostante è senza ombra di dubbio uno dei più belli mai visti in vita mia. Montagne, fiumi, cascate, rendono il tutto quasi surreale. Avevo sentito dire che la laguna ed il trekking per raggiungerla fossero belli, ma non immaginavo fino a questo punto.
Con il passare del tempo, la stanchezza inizia a farsi sentire più che altro a causa dell’altitudine.
Dopo tre ore di cammino, ecco finalmente mostrarsi a me la Laguna 69. Il suo color turchese in contrasto con il bianco dei ghiacciai circostanti, mi lascia letteralmente senza parole. Non credo ai miei occhi.
Ho un’ora a disposizione, così cerco e trovo un posticino lontano dai tantissimi turisti, per gustare la natura come preferisco, tra i miei pensieri cercando di ascoltarne i suoni. Voglio di diventare parte di essa e non un semplice spettatore.

Laguna 69
Il silenzio è rotto dalla caduta dei ghiacciai, di cui alcuni finiscono nella laguna e dalle urla di qualche impavido che ha deciso di sfidare le rigide temperature e bagnarsi.
Il ritorno, essendo in discesa, è molto più facile e rapido ed infatti in sole due ore sono già al bus, pronto per ritornare a Huaraz.
Oggi è stata una delle giornate che più mi ha impressionato e meravigliato. Senza dubbio, questo è uno dei luoghi imperdibili del Perù.
COME ORGANIZZARSI PER VISITARLE
Per entrambe è più comodo e conveniente rivolgersi ad una delle tante agenzie presenti a Huaraz. Io vi consiglio la Galaxia Expedition o la Mont Blanc.
COSTO
Laguna Paron: 110 soles (Trasporto e guida 55 soles + Ingresso 55 soles)
Laguna 69: 60 soles (Trasporto e guida 30 soles + Ingresso 30 soles)
DURATA
Laguna Paron: 9.30 ore circa (otto ore tra andata e ritorno ed un’ora e mezza alla laguna)
Laguna 69: 11 ore circa (sei ore tra andata e ritorno, tre ore di trekking per raggiungerla, un’ora alla laguna, due ore per ritornare al bus)
COSA PORTARE
Laguna Paron:
- Acqua
- Snack
- Protettore solare (siamo in altura ed il sole è forte)
- Giacca a vento
- Abbigliamento caldo
- Consigliate scarpe da trekking
- Antipioggia (qui il clima cambia rapidamente)
Laguna 69:
- Acqua
- Snack
- Protettore solare (siamo in altura ed il sole è forte)
- Antipioggia (qui il clima cambia rapidamente)
- Giacca a vento
- Abbigliamento caldo (vestirsi a strati è l’ideale)
- Scarpe da trekking
- Cappello
Per consigli tecnici su abbigliamento, accessori e attrezzatura, clicca QUI.
QUANDO ANDARE
Il periodo migliore per visitare le Ande è senza dubbio la stagione secca che va da GIUGNO a SETTEMBRE, ma è anche la stagione più fredda perché è inverno. Ovviamente sono visitabili anche i restanti mesi, ma con un’alta probabilità di precipitazioni.