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CuscoPerù

Cusco, l’antica capitale dell’Impero Inca

scritto da Fabio Dentico 12 Febbraio 2020
Cusco, l’antica capitale dell’Impero Inca

Lascio il deserto alle mie spalle per raggiungere nel cuore delle Ande, a 3399 m s.l.m, una città ricca di storia e sacralità, ma anche piena di avventura e divertimento, CUSCO capitale dell’Impero Inca che si estendeva dal sud della Colombia fino al nord del Cile e dell’Argentina, fino al 1533 quando i conquistadores guidati da Francesco Pizarro ne sancirono la fine e capitale storica del Perù, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1983.

Giungo qui dopo una notte in viaggio, così mi sistemo subito all’Inka Wild Hostel molto bello e comodo per la posizione non lontana dal centro ed inizio ad esplorare la città. Il primo impatto è di stupore, perché la immaginavo piccola, ma mi sento subito a mio agio a differenza di altre città visitate precedentemente.

Plaza de Armas

Mentre cammino e mi perdo (cosa che amo fare) tra i vicoli del centro storico, giungo nella piazza principale, PLAZA DE ARMAS (come tutte le principali piazze peruviane), cuore della città. Al centro della piazza c’è la statua del nono Inca, il più grande conquistatore, colui che ha trasformato il regno in un impero, ovvero Pachacútec.

Pachacutec

Da qui è possibile visitare la CATTEDRALE DI CUSCO o BASILICA CATTEDRALE DELL’ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA, principale sito religioso della città.

Il centro storico è un mix di rovine Inca e costruzioni coloniali. Gli spagnoli una volta giunti in città, per imporsi sul popolo distrussero le costruzioni Inca iniziando dai templi ed edificandoci sopra chiese, e poi trasformando l’intero aspetto della città. Tutti conoscono l’impero Inca, ma pochi sanno che erano chiamati Inca solo il re ed i nobili, mentre il popolo era formato da diverse etnie e tra queste la più importante fu quella dei Quechua, tanto che la loro lingua s’impose come la principale di tutto l’impero. Camminando tra i suoi vicoli, noterete le basi delle costruzioni formate da pietre sulle quali sono innalzate pareti bianche. Essendo le Ande una zona sismica, gli Inca costruivano le pareti con un’inclinazione tra i 5° ed i 10° in modo che fossero più stabili e sicure durante i vari terremoti e questo ha permesso che molte costruzioni arrivassero intatte fino ai nostri giorni.

Uno dei templi più importanti e sacri durante l’impero fu il CORICANCHA, che significa palazzo d’oro, perché il suo giardino era pieno di statue d’oro raffiguranti ciò che era importante per gli Inca, ovvero agricoltura e bestiame e le pareti dell’intero tempio erano ricoperte da lamine di oro. Durante l’impero non c’era moneta e l’oro era usato solo per ornamento, così come le pietre preziose, mentre la ricchezza di una famiglia si misurava con possedimenti di animali (lama, alpaca su tutti) ed ortaggi. Oggi questo tempio è ancora presente in città ed è proprietà dei domenicani e visitarlo aiuta a capire la grandezza di questo impero, così come aiuta a capire come e cosa cambiarono gli spagnoli al loro arrivo.

Un altro luogo imperdibile a Cusco, è senza dubbio il MERCATO DI SAN PEDRO dove potrete acquistare ogni tipo di souvenir e provare un tipico pranzo peruviano (una zuppa ed un piatto unico formato da riso bianco, insalata e o pollo o pesce o maiale) al costo di 5 soles (1,20 €!!!). Io ovviamente non potevo non pranzare qui, dato il mio amore per i mercati e per i luoghi poco turistici (il mercato è molto turistico, ma pochi si fermano qui per il pranzo o per lo meno i meno schizzinosi).

Il mio giro per la città prosegue verso il quartiere di SAN BLAS famoso per la presenza di artisti ed artigiani dove s’incontrano diverse botteghe belle ed interessanti, mentre per gustarmi il tramonto mi dirigo su uno dei tanti mirador. La luce del giorno lascia spazio alla notte.

Cusco notturna

Questa pazza città è viva a qualsiasi ora, infatti dato l’altissimo numero di turisti, sono presenti diversi locali dove potersi divertire. Uno dei più famosi è il MAMA AFRICA, situato in Plaza de Armas ed è una discoteca con ingresso gratuito, oppure il CHANGO poco distante dalla piazza centrale. Il mio preferito, però, è senza dubbio l’UKUKUS BAR, un locale con musica dal vivo e dall’arredamento molto particolare. La cosa che amo di questo locale oltre al suo stile, è la presenza di pochi turisti occidentali e questo lo rende più autentico e diverso rispetto agli altri.

Come ho detto all’inizio, Cusco è ricca di storia e sacralità, infatti qui più di ogni altro luogo in Perù, è venerata la PACHAMAMA (madre terra) e molti prima di mangiare o bere ne rendono omaggio, ma per i turisti è soprattutto la città di partenza verso il sogno Machu Picchu. Le vie sono piene di agenzie turistiche che propongo vari tour o dove è possibile acquistare i biglietti d’ingresso.

Io sono giunto qui con un’unica convinzione, ovvero raggiungere la meravigliosa rovina con il SALKANTAY TREK, un trekking di cinque giorni perché oltre al fatto che amo fare trekking, la vedo come una conquista, una cosa da gustare piano piano, passo dopo passo con fatica e soddisfazione.

Dopo aver girato tra le varie agenzie, decido di affidarmi alla MACHU PICCHU RESERVATION. Dopo anni di attesa, finalmente so quando raggiungerò e realizzerò il mio sogno, camminare tra le rovine di una delle sette meraviglie del mondo, Machu Picchu.

Sempre con la stessa agenzia ho organizzato anche il tour nella VALLE SAGRADA e per la MONTAGNA DEI SETTE COLORI, VINICUNCA

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