A detta di molti lo stato di Bahia, situato a Nordest del Brasile, è uno dei più belli in assoluto grazie alle sue meravigliose spiagge, ai suoi bellissimi paesaggi naturali e ai ritmi coinvolgenti afro-brasiliani, tanto da renderlo uno dei luoghi più turistici e visatati sia di brasiliani, sia dagli stranieri.
La capitale dello stato e terza città più popolosa del Brasile dopo San Paolo e Rio de Janeiro, è SALVADOR DE BAHIA dal colorato e vivace centro storico. Sono arrivato qui dopo 33 ore di bus proveniente da Rio de Janeiro. In questo immenso Paese ogni spostamento richiede diverse ore di bus, anche quelli che sembrano, sulla mappa, relativamente vicini.
Appena giunto, noto subito una differenza sostanziale con il resto del Paese visitato finora. La maggior parte della gente è mulatta o nera. Salvador, infatti, in passato era uno dei principali porti brasiliani e qui giungevano gli schiavi africani portati dai portoghesi, che con il passare del tempo hanno formato una colonia sempre più numerosa importando alcune delle loro tradizioni e danza popolari.
Mi sistemo in un ostello basico nei pressi del centro storico. La proprietaria si dimostra subito ospitale e mi consiglia cosa fare e cosa non fare in città, quali luoghi evitare di sera e persino come camminare. Infatti mi suggerisce di evitare di passeggiare in alcune zone della città o una volta giunta sera, troppo ravvicinato al muro per evitare qualche possibile agguato o tentata rapina. Se scrivo questo non è certamente per spaventare qualcuno o dissuadere dalla voglia di visitare questa meravigliosa città, ma certi accorgimenti è meglio saperli per essere cauti ed evitare spiacevoli situazioni. Con delle piccole attenzioni e, ovviamente quel pizzico di fortuna che non guasta mai, si possono visitare quasi tutti i paesi del mondo, evitando imprevisti che potrebbero rovinarci il viaggio e di conseguenza la percezione del luogo visitato.
PELOURINHO
Chiesa e Convento San FrancescoIl centro storico e luogo più antico della città è il PELOURINHO, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Il suo nome ha un’origine triste, infatti in portoghese significa “palo della gogna” perché qui venivano frustati gli schiavi. Oggi questo luogo emana positività, energia e allegria. Mentre passeggio tra i suoi vicoli coloniali, osservando negozi di souvenir o artigianato intenti a vendere parei colorati e meravigliosi quadri, non posso non essere attratto dai suoi ritmi, i suoi suoni. In alcune piazze, atri o direttamente tra le strade, si esibiscono gruppi musicali così bravi e coinvolgenti che restare immobili è praticamente impossibile. Questo genere di musica ha la capacità di trasmettermi energia positiva e sulla mia faccia si stampa un sorriso che rappresenta il mio stato d’animo.
Banda tra le vie del Pelourinho