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BoliviaTupiza

Il “Far West” boliviano: Tupiza

scritto da Fabio Dentico 12 Marzo 2020
Il “Far West” boliviano: Tupiza

In questi giorni sto viaggiando molto rapidamente e così, appena rientrato dal tour nel Salar de Uyuni, salto sul primo bus in partenza alle 17:00 per raggiungere TUPIZA, città situata a 2850 m s.l.m. nel dipartimento di Potosì, dove giungo verso le 23:00.

La città appare subito molto tranquilla, ma comunque sono stanco e necessito di una doccia, così vado direttamente in ostello.

Chi si ferma qui, lo fa per esplorare la zona desertica montana che si trova subito fuori la città o, in alcuni casi, come punto di partenza per organizzare il tour di quattro giorni verso il Salar de Uyuni. Di solito organizzano delle escursioni a cavallo, in bicicletta o in quad ed hanno itinerari differenti, ma quasi nessuno decide di esplorarlo a piedi, tranne me.

Poco distante dal centro città, precisamente a circa 8 km, si trova la PUERTA DEL DIABLO, un’apertura tra due grandi rocce che dà accesso al CAÑON DE LOS INCAS ed io sono diretto proprio qui.

Mi rifornisco di acqua ed inizio questa bella passeggiata prima costeggiando la strada che porta fuori città, poi via verso le montagne ed il deserto.

Il paesaggio è caratterizzato da roccia rossastra, bassa vegetazione, eccetto qualche albero e terriccio. Durante il percorso incontro pochissime persone e sinceramente non mi dispiace. Incrocio il mio cammino solo con qualche auto, che al suo passaggio alza tanta di quella polvere che mi è impossibile continuare, così sono costretto a fermarmi, aspettare che si posi un’altra volta e riprendere.

Puerta del Diablo

Dopo una bella e rilassante passeggiata, giungo finalmente alla Puerta del Diablo e a guardarla si capisce il perché l’abbiano chiamata così. Incute un certo mistero e sembra che possa portarti in un’altra dimensione. Da questa apertura, passa un timido sole che m’illumina il viso. È una bella sensazione trovarsi nella natura immerso nel silenzio e sentirsi così piccoli.

Oltrepassata questa “porta”, ovviamente non mi ritrovo all’inferno, ma in un sentiero fiancheggiato da montagne, roccia e cactus. Insomma il classico ambiente desertico. Proseguo il mio cammino, guardandomi intorno meravigliato, stupito e soddisfatto. Non so voi, ma io amo i deserti con i loro silenzi ed emozioni che trasmettono.

Cañon de los Incas

Questo sentiero mi porta al Cañon de los Incas. Un canyon non molto grande, ma forse proprio per questo misterioso. Il suo gioco di colori, eco, curve, mi piace. Un paesaggio completamente diverso da quelli già visti in Bolivia e dei quali nessuno mi ha deluso.

Rientro in città, prendo le mie cose e salto su un altro bus notturno pronto per la mia prossima destinazione.


COME ORGANIZZARSI

Come ho già detto ci sono vari modi per scoprire i dintorni della città, anche perché Tupiza ha da offrire ben poco. Chi ama fare trekking e camminare, può benissimo raggiungere a piedi la Porta del Diablo ed il Canyon degli Inca, oppure scoprire altri luoghi a cavallo, in bici o in quad. Queste tre opzioni hanno tutte destinazioni diverse. Potete tranquillamente recarvi in una delle tante agenzie e scegliere quella che più preferite.


COSA PORTARE

Nel caso si vada a piedi non dimenticate:

  • Acqua;
  • Snack o cibo;
  • Protettore solare;
  • Burro cacao;
  • Cappello;
  • Macchina fotografica;
  • Scarpe da trekking
  • Antipioggia

QUANDO ANDARE

Tupiza è visitabile tutto l’anno

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